Vitigno

Montepulciano

Il Montepulciano definito il re dei vitigni d’Abruzzo, è un vitigno a bacca rossa.

Ha un grappolo di grandezza e compattezza media, quasi sempre alato, di forma piramidale o conica. Matura in epoca avanzata, in genere le prime settimane di ottobre.

Le origini del Montepulciano d’Abruzzo si fanno risalire al VII secolo a.C. quando i coltivatori locali impararono dagli Etruschi ad usare gli alberi per sostenere le viti.

Le uve Montepulciano sono capaci di espressioni di levatura mondiale per potenza, eleganza e ampiezza delle nuances olfattive. I vini Montepulciano si caratterizzano per i tannini fitti, morbidi e non molto aggressivi, per i sentori di ciliegia e di marasca, per il finale pieno e sostenuto da una notevole forza estrattiva e alcolica.

Montepulciano is defined as the king of Abruzzo vines, is a red grape variety. It has a grape of medium size and compactness, almost always winged, pyramidal or conical in shape. It ripens in an advanced period, generally the first weeks of October. The origins of Montepulciano di Abruzzo date back to the 7th century BC. when local farmers learned from the Etruscans to use the trees to support the vines. Montepulciano grapes are capable of expressions of world-class power, elegance and breadth of olfactory nuances. Montepulciano wines are characterized by dense, soft and not very aggressive tannins, by hints of cherry and marasca cherry, by the full finish supported by a remarkable extractive and alcoholic strength.

Vitigno

Trebbiano

Le prime tracce certe della presenza del Trebbiano in Abruzzo risalgono al 1500, ma è molto probabile il vitigno sia stato coltivato in Abruzzo sin dall’epoca Romana.

Il Trebbiano Abruzzese è per la regione la varietà a bacca bianca più diffusa,

Ha un grappolo a forma piramidale, lungo, di colore verde chiaro, ad elevato numero di acini.

Il Trebbiano Abruzzese è un vitigno molto versatile, si ottengono vini dal colore giallo paglierino, con riflessi verdognoli in gioventù, di buona acidità, leggeri e non molto strutturati, i profumi sono floreali e fruttati, all’assaggio si ritrovano gli stessi sentori olfattivi per poi passare al suo tipico e sfumato retrogusto di mandorla amara.

Riesce a manifestare grandissime qualità se coltivato con basse rese e vinificato con attenzione.

Il vino, a seconda dell’epoca di raccolta, della metodologia e delle tecnologie di vinificazione, può dare bottiglie dalla grande longevità, struttura e corpo, probabilmente impensabili per un vino bianco, e bottiglie di pronta beva che esaltano un fruttato molto fresco, di buona intensità e media complessità.

The first certain traces of the presence of Trebbiano in Abruzzo date back to the 1500s, but it is very probable that the vine has been cultivated in Abruzzo since Roman times. Trebbiano Abruzzese is the most widespread white berried variety in the region. It has a pyramid-shaped, long, light green grape with a high number of berries. Trebbiano Abruzzese is a very versatile vine, straw-yellow colored wines are obtained, with greenish reflections when young, with good acidity, light and not very structured, the aroma is floral and fruity, when tasted the same olfactory scents are found for the moving on to its typical and nuanced bitter almond aftertaste. It manages to show great qualities if cultivated with low yields and carefully vinified. The wine, depending on the harvesting period, the methodology and the winemaking technologies, can give bottles with great longevity, structure and body, probably unthinkable for a white wine, and ready-to-drink bottles that enhance a very fresh, good intensity and medium complexity.

Vitigno

Pecorino

Il Pecorino è un vitigno autoctono a bacca bianca.

Il nome pecorino deriva dalla pecora tipico animale abruzzese.  Infatti si racconta che durante la transumanza, cioè la migrazione stagionale delle greggi che, accompagnate ovviamente dal pastore, si spostano dai pascoli montani verso le pianure per la stagione invernale, erano attratte dalle dolcissime bacche del pecorino che maturavano proprio nello stesso periodo.

Dalla vinificazione del vitigno Pecorino si ottiene un vino di colore giallo paglierino, con riflessi verdolini. I profumi sono tipici della frutta tropicale e di fiori bianchi, ginestra, acacia, gelsomino, con un finale di buona persistenza.

Pecorino is a native white grape variety. The name pecorino derives from the sheep, typical animal of Abruzzo. In facts it is said that during the transhumance, also known as the seasonal migration of the flocks which, accompanied by the shepherd, move from the mountain pastures to the plains for the winter season, were attracted by the sweet pecorino berries which ripened in the same period. From the vinification of the Pecorino vine a straw yellow wine is obtained, with greenish reflections. The aromas are typical of tropical fruit and white flowers, broom, acacia, jasmine, with a finish of good persistence.

Vitigno

Cococciola

Un autoctono d’Abruzzo poco conosciuto: la Cococciola.
Si coltiva nella provincia di Chieti, in pochissimi comuni.

Le sue origini sono ancora oggi incerte, anche se da secoli è presente nel patrimonio ampelografico dei vitigni autoctoni abruzzesi.

La cococciola è un vitigno abbastanza produttivo, ha grappoli piuttosto compatti di forma conico-cilindrica, con acini tondi e grandi, coperti da una buccia gialla, spessa e pruinosa. Raggiunge la perfetta maturazione all’inizio di ottobre.

Il vino ha un colore giallo paglierino con riflessi verdolini, presenta un profilo olfattivo delicato, con fresche note floreali e agrumate con lievi sentori erbacei. Al palato esprime un bouquet fruttato, caratterizzato da una vivace acidità citrina. Il finale è piacevolmente sapido.

A LESS KNOWN AUTOCHTON OF ABRUZZO: THE COCCIOLA. IT IS CULTIVATED IN THE PROVINCE OF CHIETI, IN VERY FEW TOWNS Its origins are still uncertain today, even if it has been present in the ampelographic heritage of the native Abruzzo vines for centuries. Cococciola is a quite productive vine, it has rather compact grapes of a conical-cylindrical shape, with round and large berries, covered by a yellow, thick and pruinose skin. It reaches perfect maturation at the beginning of October. The wine has a straw yellow color with greenish reflections, has a delicate olfactory profile, with fresh floral and citrus notes with slight herbaceous hints. On the palate it expresses a fruity bouquet, characterized by a lively citrine acidity. The finish is pleasantly savory.

Vitigno

Passerina

La Passerina è un vitigno a bacca bianca, autoctono dell’Italia centrale.

Il vitigno Passerina ha grappoli di dimensioni medio-grandi a forma piramidale, talvolta alati, con densità media o spargoli. I suoi acini sono piccoli, di colore giallo-oro.

I vini Passerina hanno colore giallo paglierino con sfumature verdognole e una gamma olfattiva che spazia dalla frutta tropicale agli agrumi, con note mielate e a volte erbacee, finite da spezie. Al palato si evidenzia l’acidità, però sempre equilibrata, da una bella sapidità e una chiusura amarognola.

Passerina is a white grape variety native to central Italy. The Passerina vine has medium-large pyramid-shaped grapes, sometimes winged, with medium density or sparse. Its berries are small, yellow-gold. Passerina wines have a straw yellow color with greenish hues and an olfactory range which extends from tropical fruit to citrus fruits, with honeyed and sometimes herbaceous notes, finished with spices. The acidity is evident on the palate, but always balanced by a nice sapidity and a bitter finish.